Quantcast
Channel: Fiorenzo Sartore – Intravino
Viewing all articles
Browse latest Browse all 287

Progetto “Cantine che dovete visitare”/9. Una cosa molto simile a una guida turistica per enofili, a puntate

$
0
0
Progetto “Cantine che dovete visitare”/9. Una cosa molto simile a una guida turistica per enofili, a puntate

La summa delle cantine da visitare, nella composizione collettiva (ma pure collettivista) operata dall’intellighezia intravinica, arriva alla nona puntata. Trattandosi del facondo Andrea Marchetti gli avevo detto: fai una cosa leggera, non esagerare. Ma niente, l’ambassadeur du Verdicchio ha stilato ben cinque must. E chi siamo noi per contraddirlo?

Visitare una cantina anche per conoscere chi fa il vino, per capire meglio il vino stesso ed il territorio che vuole svelare. Cinque territori, cinque persone, i quattro migliori vitigni italiani per cinque visite che non vi lasceranno indifferenti.

Nino Perrino a Dolceacqua
Il Rossese è un vino intrigante, con un corredo di base di fiori e frutta rossa, di spezie e macchia mediterranea e che si può declinare inoltre, in relazione al vigneto ed al produttore, in modo un po’ più largo e caldo o più acido e sottile, oppure in versioni strettamente tradizionali od altre che strizzano l’occhio ad una modernità che comunque non ne disperde la territorialità. Chi intraprende il percorso dei grandi vini di territorio prima o poi deve fermarsi a Dolceacqua per visitare i luoghi del Rossese. E l’ascolto del Rossese inizia con Nino Perrino, passa attraverso gli altri produttori, che sono pochi, ma certi davvero bravi, e si richiude con Perrino stesso, punto di partenza e di arrivo del magico equilibrio del Rossese, sempre in bilico tra calore alcolico un po’ esuberante, un tannino a volte un po’ latitante, ma con sferzate acido-sapide che sorreggono dinamicamente il tutto. Quello di Perrino è vinificato in modo classico, fa un passaggio in legno che non è modernità, ma tradizione (vi sfido a sentire il legno nei suoi vini). Il 2011 si presenta nel bicchiere un po’ ridotto, ma lasciandolo respirare per una decina di minuti svela la sua espressività floreale, fruttata, speziata e marina, la bocca è succosa e saporita. Potete comprarne tranquillamente più di una bottiglia, invecchia molto bene. L’invito è comunque a visitare tutto il territorio di Dolceacqua, con vigne tra le più belle d’Italia, spesso con ceppi molto vecchi, a volte centenari.
Antonio Perrino, V. Monsignor Laura 2, Dolceacqua (IM) tel. 349.318.68.81

Andrea Felici ad Apiro (Verdicchio dei Castelli di Jesi)
Leo Felici è uno dei talenti nascenti della zona dei Castelli di Jesi ed il Cantico della Figura ‘10 è una delle migliori etichette della denominazione, un vino magnifico, archetipo del Verdicchio. Anche le vigne sono stupende, ad una altitudine compresa tra i 400 ed i 500 metri, immerse in un panorama di ripide colline e boschi. Quello da cui è ottenuto il Cantico è il vigneto aziendale con le piante più vecchie, una cinquantina di anni è l’età media. L’azienda è certificata biologica e nella sua tenuta Leo ha creato un’oasi ecologica, comprensiva di un piccolo laghetto naturale, affinché tramite gli insetti e gli uccelli che vi prosperano sia rispettato l’ecosistema e le vigne siano meno soggette naturalmente a malattie e parassiti. L’altra etichetta attualmente in commercio, l’Andrea Felici ‘12, esprime sentori nitidi di fiori e frutta bianca fresca, in bocca l’acidità invoglia la beva e ne fa un ottimo vino quotidiano.
Andrea Felici, Contrada S.Isidoro 28, Apiro (MC), tel. 0733.611.431

Tiezzi a Montalcino
La Vigna Soccorso è una delle più belle di Montalcino, coltivata ad alberello, ad una altitudine di poco più di 500 metri, sotto le mura del paese e di quelle del Santuario della Madonna del Soccorso. Inoltre è il più vecchio cru del territorio e da questa vigna si ottenne il primo vino chiamato “brunello” nel 1870, infine è uno dei pochi casi di azienda ilcinese in cui il proprietario e chi fa il vino sono la stessa persona, essendo Enzo Tiezzi enologo ed agronomo di lunga e provata esperienza. La vinificazione del Brunello Vigna Soccorso è classica e se ne ottiene un vino elegante e tradizionale. In vigna non si usano prodotti di sintesi. Chiacchierare con Enzo Tiezzi ai piedi della Vigna Soccorso è un’esperienza che consiglio a chiunque.
Tiezzi Vini, Località Podere Soccorso, Montalcino (SI), tel. 348.35.45.480

Accomasso a La Morra
Lorenzo Accomasso è un monumento vivente della tradizione di Langa, vigneron con tante vendemmie alle spalle, lui e la sorella Elena vi accoglieranno in cantina per raccontarvi storie di viti e di vita. Rocche e Rocchette sono baroli ultra tradizionali, fanno lunghe macerazioni ed esprimono bene il territorio di La Morra.
Lorenzo Accomasso, Frazione Annunziata 32, La Morra (CN) tel. 0173.508.43

Costa Archi a Castel Bolognese
Siamo sulle prime colline di Castel Bolognese ed il titolare Gabriele Succi rappresenta la volontà dei giovani produttori romagnoli che credono nel sangiovese, lottando contro mille difficoltà per realizzare il loro sogno di fare grandi vini e per questo si impegnano, studiano, sperimentano e cercano di affinare sempre di più i loro mezzi. Monte Brullo è un sangiovese più caldo e scuro, mentre Assiolo gioca su un frutto più chiaro e maggiore freschezza, entrambi nitidi e definiti, espressione del loro territorio, attualmente sono in vendita l’annata ’08 per il primo e ’10 per il secondo. Gabriele è un vignaiolo dinamico ed entusiasta, non si avvale di consulenti, riduce i trattamenti al minimo per non dire quasi a zero e ci sta preparando una grande sorpresa: un IGT Ravenna Sangiovese 100%, da clone BBS11 (quello ufficialmente utilizzato da Biondi Santi) e da cloni selezionati a Castelluccio, l’azienda che negli anni ’80 produsse i più grandi Sangiovese di Romagna di sempre. Il vino si chiamerà GS, dedica di Gabriele al papà Glauco purtroppo scomparso, ed uscirà con l’annata 2011 nella primavera 2014. Assaggiato dalla botte è veramente buono, il frutto è perfettamente a fuoco, ciliegia e prugna croccante, pulito, l’acidità è viva e da manuale. L’annata 2012, sempre da botte, è ancora meglio, coniugando il floreale rosso dei cloni Castelluccio con il frutto fine e sussurrato dei cloni BBS11 (sono tuttora in due botti separate). Bravo Gabriele.
Azienda Costa Archi, Via Rinfosco 1690, Castel Bolognese (RA), Loc. Serra, tel. 338.481.83.46

[Archivio delle puntate precedenti: prima parte, seconda, terza, quarta, quinta, sesta, settima, ottava].


Viewing all articles
Browse latest Browse all 287

Trending Articles